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Winescapes, l’arte del paesaggio

DiRedazione

Giu 9, 2014

L’Associazione nazionale delle Città del Vino presenta a Palazzo Paolo V di Benevento una selezione di opere dell’artista inglese naturalizzato in Monferrato che, con ricerca fotografica, coglie la perfezione cooper-2 (1)geometrica delle sagome policromatiche di campi e vigneti e nelle proprie “gigantografie” svela le composizioni astratte nascoste nel paesaggio rurale.

L’inaugurazione della mostra, che rimarrà aperta fino al 22 giugno, si è svolta sabato scorso nell’ambito del Forum Universale delle Culture 2014, evento culturale internazionale promosso dall’UNESCO e dalla Forum Foundation Unesco sui temi dell’educazione allo sviluppo sostenibile e dell’educazione alimentare mediterranea. Ad accompagnare l’inaugurazione, una degustazione di vini e prodotti offerti dall’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato, il primo territorio vitivinicolo italiano ad ottenere la candidatura Unesco.

Inglese naturalizzato in Monferrato, MarkCooper fotografa il paesaggio con sensibilità pittorica, cogliendo le composizioni astratte e grafiche delineate dalle sagome policromatiche degli elementi ambientali. Nelle sue fotografie, che scatta sospeso a un elicottero, campi, vigneti e risaie svelano il panorama rurale in immagini con tratti e macchie che sembrano dipinti “a pennello” dal lavoro dell’uomo.

Dopo aver vissuto a Londra per diversi anni e realizzato reportage fotografici viaggiando a lungo, soprattutto in Medio Oriente e Africa settentrionale, Cooper si è stabilito in Piemonte, nella provincia di Alessandria, dove vive ormai dal 1993 e da 15 anni dedica la propria ricerca fotografica al progetto “Earthscapes – L’arte del Paesaggio”, producendo immagini frutto di una selezione che avviene necessariamente dall’alto, da una postazione privilegiata che permette una visione integrale dello stesso paesaggio e per cui gli elementi che lo compongono diventano agli occhi “brani astratti di pittura segnica e porzioni di superfici regolate da pattern in cui regna un silenzio metafisico” (Elisabetta Longari).

E “quanto sono belle le opere prese dal grande fotografo chiamato Mark Cooper, perché credete, da chi se ne intende, ch’è bravo davvero: e le sue opere, per essere viste, non hanno bisogno di olio e di chiodi che furono, ma solo di quelli di adesso e ancora in questo io trovo un incanto sottile… Le fotografie pure di Mark Cooper sono classici esempi dell’Astrattismo restando Fotografie del reale, e ci piace chiamarlo miracolo quanto meno linguistico” (Ando Gilardi).

 

Nel 2011 la collezione è stata la “mostra dell’anno” a LOCANDADELL’ARTE, che ha acquisito alcune opere da allora in esposizione permanente nell’art-hotel e dove Mark Cooper e le sue fotografie sono anche protagonisti degli eventi e delle iniziative cui la struttura partecipa e collabora, in particolare incontri con attori e operatori culturali nel territorio e work-shop del sistema LICET®. A maggio di quest’anno Mark Cooper ha partecipato a MIA – MILAN IMAGINE ART Fair e, in collaborazione con l’ente regionale Parco Fluviale del Po e dell’Orba, ha presentato la collezione MONFERRATO EARTHSCAPES nella suggestiva ambientazione del mulino dell’ANTICA RISERIA SAN GIOVANNI, storica azienda agricola di Fontanetto Po (Vc), località compresa nel territorio dell’area naturalistico-ambientale e nel circuito L’Eco-Museo delle Terre d’Acqua.

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