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I vini marchigiani si presentano a Taiwan

DiRedazione

Nov 14, 2014

In un albergo di Osimo, i produttori che fanno riferimento all’Istituto marchigiano di tutela dei vini hanno incontrato importatori L’Enoteca Italiana, in questa settimana, sta facendo conoscere vino e territorio italiano a un selezionato gruppo di importatori, opinion leader e giornalisti provenienti da Taiwan. Da domenica scorsa, 9 novembre, fino al quella successiva, 16 novembre, personale dell’ente vini senese ha il compito di condurre un “tour” in varie zone produttive dell’Italia per conto del unnamed (1)Ministero dello Sviluppo Economico, di Federvini e dell’Unione Italiana Vini. “L’obiettivo generale del progetto – osserva l’amministratore unico di Enoteca italiana – è di sviluppare una narrazione sullo stile di vita locale attraverso gli elementi che ne rappresentano l’essenza: vino, cibo, territorio. Il made in Italy rimane al centro, e non solo dal punto di vista strettamente enologico”. In questa occasione Enoteca italiana torna a svolgere un ruolo fondamentale, in quanto unico soggetto pubblico (fin dal decreto regio del 1933 che ne decretò la nascita) con il compito di valorizzare il vino di qualità e il suo legame con la cultura e i territori, senza dimenticare l’aspetto di promozione e di sostegno alla commercializzazione internazionale: non ha caso, l’ente dispone a questo scopo di una società in Cina.
Il programma dedicato alla delegazione taiwanese vuole comunicare il prodotto e la cultura del vino in simbiosi con il territorio e l’ambiente in cui si è sviluppato. Il tour è partito dal Veneto, con le visite alle aziende Masi (nell’occasione, la delegazione si è incontrata con il presidente di Federvini Sandro Boscaini), Serego Alighieri (i discendenti di Dante) è continuato in Lombardia (o,meglio, in Franciacorta) con la scoperta del brand Berlucchi ed è tornato in Veneto da Zonin (il più grande produttore italiano: nel museo dell’azienda è avvenuta la scoperta delle cantine di proprietà in Toscana come in Sicilia, Puglia o persino in Virginia). Quindi, altri nomi prestigiosi come Mionetto e Bisol. Ulteriori tappe riguardano le Marche, dove è stato organizzato un workshop con le aziende vitivinicole locali in collaborazione con l’Istituto marchigiano tutela vini e un altro in collaborazione con Vinea, unito alla visita all’Enoteca regionale marchigiana. Quindi si prosegue nella regione confinante, con la visita al consorzio di Tutela del Montepulciano d’Abruzzo, la visita a una delle cantine e alla sede del consorzio Citra, che associa nove produttori vitivinicoli.
Ultimo appuntamento in scaletta la visita all’Enoteca regionale di Ortona, sabato prossimo. Nell’occasione, l’Enoteca italiana ha presentato alle aziende il proprio Atlante dei territori del vino italiano. I partecipanti al “tour” sono stati selezionati dall’Istituto italiano per il commercio estero di Taiwan che ha individuato gli operatori sulla base dell’esperienza e degli interessi espressi sul mercato dei vini italiani. Per tutti gli operatori sono state raccolte delle schede in cui sono state riportate le informazioni relative ai vini già importati, alla tipologia di prodotti d’interesse e alle aspettative del tour.

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