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I Grandi Bianchi dell’Alto Adige si degustano all’AIS Lazio

DiRedazione

Set 24, 2015

Martedì 6 ottobre 2015 presso A.Roma Lifestyle Hotel (Sala Giove- via Giorgio Zoega 59 -Roma) dalle ore 14 alle ore 16 e dalle 16 alle 20, l’AIS Lazio (Associazione Italiana Sommelier Lazio) il suo presidente Angelica Mosetti e IL CONSORZIO VINI ALTO ADIGE saranno lieti di presentare un evento di degustazione interamente dedicato a un vanto dell’enologia italiana:WP_20150914_16_58_18_Pro
I Grandi Bianchi dell’Alto Adige.
Tre straordinari vitigni come il Pinot Bianco, Sauvignon e Gewürztraminer, narreranno la qualità, l’eleganza , la tradizione del territorio altoatesino, i suoi microclimi , le sapienti cure dei suoi viticoltori e la sua evoluzione enologica.

Dalle ore 14 alle 16 ( solo stampa):
Banco di assaggio con 30 etichette in degustazione riservato, previo accredito alla stampa. Per ciascuno dei tre vitigni verranno proposti 5 vini in due annate diverse, una più recente, l’altra invecchiata almeno 5 anni.

Dalle ore 16 alle 20 ( operatori di settore e soci AIS):
Banco di assaggio con 45 etichette in degustazione riservato operatori e soci AIS. Per ciascuno dei tre vitigni verranno proposti 15 vini di grande personalità.

Un’occasione unica di conoscenza dell’universo “ bianchista” altoatesino ,del
patrimonio enoculturale costituito dalle 150 cantine del Consorzio Vini Alto
Adige, rappresentato dai referenti del Consorzio e da tre produttori del territorio:
Karl Gumpold (Castel Sallegg), Doris Schmiedhofer (Colterenzio) e Ines Giovanett ( Castelfeder).

La storia di una straordinaria regione viene comunicata attraverso la delicatezza espressiva e grande incisività aromatica del Pinot Bianco delle zone di Andriano, Caldaro, Termeno, Magrè, Salorno e Bolzano, dal profumo di erba falciata dal tipico tratto acidulo del Sauvignon coltivato sulle elevate alture della Valle dell’Adige Oltradige, Bassa Atesina e conca di Bolzano e dal vasto bouquet aromatico del Gewürztraminer recuperato dall’oblio del tempo e oggi eccellenza vinicola, coltivato soprattutto nella Bassa Atesina a Termeno e Cortaccia e in alcune altre parti dell’Alto Adige dove sono presenti terreni argillosi e calcarei.

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