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Il Lambrusco Omaggio a Gino Friedmann

DiRedazione

Ott 17, 2015

Per il secondo anno consecutivo il Lambrusco premium della Cantina di Carpi e SorbaraNuova immagine si aggiudica il massimo riconoscimento del Gambero Rosso.

Sorbara protagonista sabato scorso a Roma alla cerimonia di conferimento dei 3 bicchieri 2016: presso l’Auditorium del Massimo, il Lambrusco di Sorbara “Omaggio a Gino Friedmann” FB 2014 è stato insignito del più alto riconoscimento conferito dalla Guida Vini D’Italia del Gambero Rosso.

Un’affermazione che giunge per il secondo anno consecutivo e che premia un vitigno, il Lambrusco, e un territorio, quello di Sorbara, che insieme rappresentano un connubio di grande tradizione e storia. Un premio allo sforzo e alla visione innovativa della Cantina di Carpi e Sorbara, così come ad una tipologia di vino che da qualche anno a questa parte sta vivendo un grande rinascimento.

Nato con la vendemmia 2012, il Lambrusco premium “Omaggio a Gino Friedmann” riesce a coniugare eccellenza e quotidianità, sfumature quasi austere e nervose insieme alla capacità di essere anche un magnifico vino gastronomico.

Siamo molto orgogliosi per questo nuovo riconoscimento che arriva che arriva come una conferma da una delle guide di riferimento del settore – afferma Carlo Piccinini, vicepresidente  della Cantina di Carpi e Sorbara – “Omaggio a Gino Friedmann” è alfiere della più autentica tradizione di Sorbara e del Lambrusco, ma nello stesso tempo sa farsi interprete dei gusti degli appassionati e dei critici. Nato come una sfida, oggi rende onore al lavoro i tutti i nostri soci, più di mille agricoltori dai quali scegliamo solo le uve migliori di Lambrusco di Sorbara per ottenere questo piccolo gioiello”.

Il vino pluripremiato porta il nome di Gino Friedmann, padre della cooperazione e figura che agli inizi del secolo scorso ha rappresentato un punto di riferimento per il territorio emiliano-romagnolo. Scarico nel colore e con profumi sottili, delicati e nitidi, al palato ha nella trama nervosa e sapida la sua cifra stilistica principale, coerente con la tecnica di produzione ma, soprattutto, con il vitigno e il territorio di provenienza, caratterizzato dai terreni alluvionali e sabbiosi che si trovano tra il Secchia e il Panaro. Una concomitanza di fattori ideali per ottenere un Sorbara di grande carattere.

 

 

La Cantina di Carpi e Sorbara

Le cantine cooperative della provincia di Modena sono le più antiche d’Italia (escludendo l’Alto Adige, che all’inizio del novecento era però ancora austriaco) e la loro fondazione avvenne a partire dai primi anni del ‘900. La cantina di Carpi, che è la più antica del territorio, fu fondata nel 1903 e la cantina di Sorbara nel 1923.

La storia delle due cantine ha viaggiato in parallelo per tutto il novecento fino a quando, nel 2012, si è realizzata una fusione che ha regalato al territorio una delle realtà più importanti e radicate del mondo cooperativo: 1.100 soci conferitori, 7 stabilimenti di produzione (tra i quali 5 di pigiatura) e una capacità di lettura territoriale che spazia su ben 2.300 ettari di vigneti.

 

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