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“CARPENE’……GENERAZIONI DOCG”

DiRedazione

Mar 31, 2014

Il fenomeno Prosecco è proteso ad un futuro ricco di energie e opportunità, a cui già contribuiscono Busto (1)significativamente le nuove Generazioni. Lo sa bene Carpenè Malvolti – dal 1868 sinonimo di grande tradizione e continua innovazione – che anche quest’anno sceglie il palcoscenico del Vinitaly per rappresentare il suo nuovo orizzonte comunicativo, proiettando così la propria strategia su un innovativo percorso, che esalta la centralità del Marchio Storico e parimenti il Territorio, nella sua declinazione enologica più virtuosa quale il Prosecco Superiore D.O.C.G.

Il teatro enologico veronese sarà altresì l’occasione per la presentazione di un lungimirante progetto di ricerca, condotto con l’ausilio dell’Istituto Enologico di Conegliano, fondato proprio da Antonio Carpenè nel 1876. Artefici del progetto sono le nuove generazioni dell’Istituto, future professionalità del marketing territoriale, della viticoltura, dell’enogastronomia e dell’enoturismo.

Dalla ricerca e analisi nasce quindi “CARPENE’…..Generazioni DOCG”, l’indagine condotta sul  “fenomeno Prosecco” dagli studenti della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie per il Made in Italy del comparto Agroalimentare e Vitivinicolo – con sede presso la Scuola Enologica Cerletti di Conegliano – che sarà raccontata in anteprima  Lunedì 7 Aprile alle 10.30, proprio allo stand di Carpenè Malvolti (PAD 5, STAND B5), alla presenza della quinta generazione della storica Famiglia – Rosanna Carpenè – di recente insediatasi alla Presidenza della Fondazione.

Un progetto, quello che sarà presentato al Vinitaly, che tende non solo a consolidare ulteriormente il già profondo legame tra la Famiglia Carpenè, il Territorio, la Scuola Enologica e la Fondazione, ma anche a studiare il Prosecco in tutti i suoi aspetti più socializzanti, ovvero il modo in cui le nuove generazioni interpretano questo vino e come questo viene percepito in termini di consumo, visibilità e conoscenza del prodotto. Un segmento, quello del Prosecco in generale e del Prosecco Superiore D.O.C.G. in particolare, che non conosce crisi e che negli ultimi dieci anni e’ cresciuto del 74%, con una media annua del +11%.

Il Prosecco si conferma tutt’altro che una semplice “moda” del momento: il consumo di questo vino dal profilo amicale, ma allo stesso tempo raffinato e apprezzato in tutto il mondo soprattutto dai giovani, è andato crescendo di pari passo con la scoperta di nuove modalità di condivisione e con una progressiva destagionalizzazione che ne ha sdoganato l’immagine di vino celebrativo legato alle ricorrenze.

E’ confermato anche dalle statistiche, che il “fenomeno Prosecco” continua ad espandersi e registrare una crescita in termini di quantità e cultura in misura maggiore laddove è diffuso tra le giovani generazioni il rituale dell’happy hour – di cui si erge incontrastato principe per la sua freschezza e per il suo essere gioviale – e laddove il suo consumo è legato all’idea dell’“Italian lifestyle symbol”. E le prospettive di medio-lungo termine confermano tale ulteriormente tendenza.   I numeri della Carpenè Malvolti rispecchiano altresì le lusinghiere performances qualitative del 2013, più marcate sul fronte estero che su quello Italiano. Circa venti milioni di fatturato e cinque milioni e 400 mila le bottiglie prodotte: la maggior parte di queste raggiungono oltre cinquanta Paesi stranieri. L’area Europea rappresenta il core business dell’Azienda tra i mercati esteri, con particolare evidenza nei mercati dell’area Tedesca (Svizzera e Germania) e del Regno Unito. Non meno rilevanti, per volume di affari e significato strategico l’area Canadese, le Americhe, così come le promettenti aree Asiatica e Oceanica. Seppur con incidenze diverse, le Aree si confermano tutte parimenti strategiche per la global brand awareness dell’Azienda, tra le più storiche Cantine della spumantistica Italiana.

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