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Giai Vini sbarca nella Grande Mela

DiRedazione

Nov 7, 2017

Per la prima volta la storica cantina di Carosino (TA), arriva negli Usa, esattamente a New York, per sedurre gli intenditori e rappresentare una piccola produzione aziendale ma che riesce ad esprime appieno la sua terra – a metà tra Taranto e Manduria.

L’etichetta Corimia Salento Igp Primitivo è presente in una decina di ristoranti tra Wall Street e Times Square, un vino notato per la capacità di esprimere le peculiarità di un vitigno dalle note forti di frutta di bosco, che lo rendono riconoscibile e inimitabile.

Ma non solo in America, Giai Vini, la cantina capitanata dai giovani coniugi Daniele Marinelli e Tiziana Lenti, è presente da poco anche in Ungheria con tutti i suoi prodotti enologici.

“Stiamo puntando all’estero perché crediamo che i nostri prodotti siano pronti per il mercato, una scelta scaturita dopo l’eccezionale successo di pubblico e di buyer registrato quest’anno al Vinitaly. Una decisione aziendale che sta rispondendo positivamente e che ci riempie di soddisfazione e ci ripaga dei tanti sacrifici fatti in questi anni ma che, d’altra parte, ci spinge a migliorarci costantemente. –  dichiarano Daniele e Tiziana di Giai Vini – Puntiamo molto su Lucrè, il nostro Primitivo di Manduria Dop tanto ricercato dagli appassionati quanto apprezzato dai giovani intenditori, potendolo certamente considerare un raffinato prodotto di gusto e di artigianato che stupisce per il suo colore intenso, la sua raffinata complessità aromatica di caffè tostato e cioccolato, elementi che sapranno ben conquistare i palati esteri”.

Fondata nel 1943 dal nonno di Daniele Marinelli, attuale conduttore con la moglie Tiziana, l’azienda conta venti ettari per una quantità imbottigliata di settantamila pezzi. Daniele è giovane e ha le idee chiare sul presente e il futuro della sua azienda vitivinicola che produce principalmente primitivo, negramaro, malvasia nera, un po’ di malvasia bianca e chardonnay.

Ma perché Giai?

“Non è un nome di fantasia o un insignificante insieme di lettere. È semplicemente il nostro ‘centro’ – dicono Daniele e Tiziana – Giai vuol dire Giovanni, il nome dato al nostro bambino, scomparso prematuramente. Così lo chiamava sua sorella Lucrezia, nella lingua imperfetta dei suoi 3 anni. Come una melodia, il suo nome risuona in casa, in cantina, tra i filari delle vigne, in ogni goccia del nostro vino.  A Lui dedichiamo la nostra rinascita, la nostra azienda”.

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