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La Doc Venezia si fa digital: alla scoperta della città lagunare con tre itinerari enogastronomici

DiRedazione

Set 26, 2017

La Doc Venezia a prova di smartphone. L’era 4.0 farà conoscere ai 23 milioni di visitatori annui di Venezia il legame della città lagunare più famosa al mondo con i luoghi del vino.

Tre itinerari che porteranno il visitatore a scoprire calli, campi, vigneti sperimentali in broli di conventi o in isole lagunari ma soprattutto i luoghi dove degustare i vini della Doc Venezia.

La messa on line del portale www.docvenezia.it avvenuta in occasione dell’evento aperto al pubblico #FeelVenice al Convento dei Carmelitani Scalzi a Venezia tenutosi nel pomeriggio di sabato 23 settembre, ha visto la partecipazione di 350 enoappassionati da tutta la regione.

Sono tre i percorsi enoturistici che hanno come fil rouge il vino. Il primo tour, “Wine Tour Venezia – Le vie del vin e de altre merci presiose”, rappresenta il cuore del progetto e ripercorre infatti le vie dei mercanti veneziani, in un itinerario che fa rivivere le vie del commercio e delle merci preziose dell’epoca, spizzicando qua e là vini e cicchetti.

Il secondo, “Wine Tour Venezia – Culture e tratte d’oriente”, nasce per far scoprire l’importanza dei traffici con il Medio oriente e l’influenza delle loro culture nella città veneta, che si ritrovano oggi in particolare nei prodotti entrati nella nostra cultura culinaria.

Wine Tour Venezia – De arti, de Vin e altre meravegie” è pensato per gli amanti dell’arte, un percorso nel distretto “artistico” per eccellenza, tra le “meravegie” (meraviglie) del passato e della modernità, trovando ristoro in storiche enoteche e osterie.

Non solo aneddoti storici, ricette, eventi e vini, ma soprattutto un invito a scoprire i due vigneti sperimentali gestiti dal Consorzio Vini Venezia che prendono vita proprio all’interno della città lagunare. Difficile immaginare un vigneto a Venezia ma non impossibile, con questo spirito il Consorzio Vini Venezia dal 2010 ha seguito i due vigneti, il primo nel brolo del Convento dei Carmelitani Scalzi (www.giardinomistico.ite il secondo nell’isola di Torcello.

I due vigneti nascono da una serie di studi condotti assieme al prof. Attilio Scienza, all’Università di Padova e di Milano, e al CRA-VIT di Conegliano, per cercare di recuperare tutte le varietà vitivinicole presenti in broli, giardini pubblici e privati e dei Conventi, grandi detentori di questi “tesori” varietali. Il risultato è la creazione di una vera e propria “banca genetica” lagunare.

I due vigneti, con annessi giardini, sono visitabili su prenotazione durante l’anno e rappresentano il lagame che la città di Venezia ha da sempre con il vino.

 

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