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L’enoturismo italiano celebra trent’anni di storia.

DiRedazione

Ott 20, 2023

Violante Gardini Cinelli Colombini (Presidente MTV Toscana), «Con Cantine Aperte, nato trenta anni
fa in Toscana, è cominciato il turismo del vino nel nostro Paese; oggi l’offerta è cambiata radicalmente,
le cantine sono sempre accessibili al pubblico e MTV Toscana è il locomotore della loro evoluzione»
Stefania Saccardi (Vicepresidente Regione Toscana), «La Toscana promotrice dell’enoturismo»
Trent’anni di storia di enoturismo italiano, nato dalla decisione di 100 cantine toscane di aprire le loro
porte ai visitatori domenica 9 maggio 1993. Da questo esempio di coraggio e capacità di fare squadra
prende il via il Movimento Turismo del Vino e la moda dei winery tours in Italia. Una rivoluzione
sorridente che ha cambiato le imprese di produzione e persino il peso del vino nel business turistico
nazionale.

Per celebrare questo importante anniversario si è svolta stamani, giovedì 19 ottobre, nella Sala degli
Elementi di Palazzo Vecchio a Firenze, la cerimonia promossa proprio dal Movimento Turismo del Vino
Toscana. «Trenta anni che rappresentano un percorso fatto di crescita, nuove professionalità,
investimenti e che ha sempre visto la Toscana come un faro di orientamento – ha sottolineato
nell’occasione il Presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana, Violante Gardini Cinelli
Colombini – trent’anni che hanno permesso alle cantine toscane di diventare un punto di riferimento a
livello internazionale per l’enoturismo grazie alle loro diverse tipologie di offerta, il lavoro svolto dal
Movimento Turismo del Vino Toscana è servito a far crescere questo modello anticipando le tendenze
e allo stesso tempo anche per lanciare le novità sia in termini enologici sia di accoglienza».
Trenta anni fa come detto, Donatella Cinelli Colombini, ebbe l’intuizione di trovare un format che
attraesse i wine lover in cantina. Fondatrice e presidente per i primi nove anni del Movimento Turismo
del Vino nazionale «in tutta Italia c’erano solo 25 cantine accessibili al pubblico in modo permanente,
oggi sono 25.000 per un business che vale 2,5 miliardi. Un processo che è partito dalle pionieristiche
prime 100 aziende toscane che unirono le forze nella prima edizione di Cantine Aperte. Oggi il turismo
del vino dura almeno 9 mesi all’anno ed ha molte forme, ad esempio i wine wedding o matrimoni nelle
vigne, in cui, ancora una volta, primeggia la Toscana», ha ricordato nell’occasione l’ideatrice di Cantine
Aperte.

«La Toscana – ha detto la Vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi –  è stata promotrice
dell’enoturismo fin dagli anni ’90, accanto al lavoro delle aziende, degli operatori e dei loro
rappresentanti, le associazioni come il Movimento Turismo del Vino hanno giocato un ruolo
fondamentale, che ha visto delineare sempre più i contorni e la precisa identità dell’enoturismo di oggi
che si fonda su tre pilastri: qualità, bellezza, ambiente. L’enoturismo è legato in modo indissolubile ai
nostri prodotti, alla loro tipicità e genuinità e all’unicità del territorio. Questa è la nostra formula e il
compito di tutti, istituzioni, imprenditori, operatori è quello di renderla sempre più efficace e attrattiva».
L’iniziativa promossa dal Movimento Turismo del Vino Toscana è stata ospitata dal Comune di Firenze
che fin da subito ha sposato l’idea di celebrare l’enoturismo in una sede simbolica quale quella di
Palazzo Vecchio. «Un 30esimo compleanno che segna un traguardo importantissimo non solo per le
aziende del vino della Toscana, ma per il concetto stesso di turismo esperienziale – ha detto la
Vicesindaca e assessora al Turismo del Comune di Firenze, Alessia Bettini -. Un approccio che in
questo settore ha trovato ispirazione con l’apertura delle cantine e dei vigneti a un pubblico interessato
non alle visite mordi e fuggi nei nostri territori ma ad entrare a far parte, anche se per un breve periodo,
di un mondo che rimanda a tradizioni e culture antichissime. Una visione oggi sempre più necessaria
per alleggerire le nostre città dal turismo divenuto troppo impattante per i pochi chilometri quadrati dei
centri storici, andando al tempo stesso a promuovere e valorizzare le bellezze e la ricchezza culturale
dei territori circostanti, che con le città hanno un legame forte dal punto di vista storico, artistico e
paesaggistico».

All’interno della cerimonia di Palazzo Vecchio, sono stati assegnati alle cantine aderenti al Movimento
Turismo del Vino riconoscimenti al merito divisi in sei categorie per l’attività svolta in questi 30 anni.
Cantina di rilevanza paesaggistica e/o naturalistica
La Maliosa
Tolaini Winery
Villa La Ripa
Santavenera – Casa Vinicola Triacca
Cantina di rilevanza storica, architettonica e artistica
Fattoria del Colle
Lamole di Lamole
Campo alle Comete
Podere La Regola
Cantina dotata di offerta innovativa (sia enologica che turistica)
Fattoria Acquaviva Bindella
Castello di Querceto
Cantina con organizzazione di incoming (ricettività, ristorazione, servizi di animazione. ecc…)
Tenuta di Capezzana
Dievole – Tenuta Le Colonne
Podere Marcampo
Cantina piccola con accoglienza familiare
Capannelle
Franco Pacenti
Società Agricola Marini Giuseppe
Fattoria di Vetrice
Brand Famoso/Marchio Storico
Carpineto
Marchesi Gondi

L’Associazione Movimento Turismo del Vino Toscana è un ente non profit che raccoglie oltre cento
soci fra le più prestigiose cantine del territorio, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti
quello della qualità dell’accoglienza enoturistica. Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del
vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far
conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come
si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura di
qualità.

 

 

Uff. Stampa Associazione Movimento Turismo del Vino Toscana

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