“L’eleganza del cibo” è il titolo di un’interessante mostra che si svolge a Roma fino al 1° novembre presso “I Mercati di Traiano”.
Il titolo è curioso, apparentemente fuorviante. Non dovete aspettarvi dall’evento dei plateau d’argento con finger raffinati adagiati sopra, o filamenti di caramello che guarniscono deliziose pietanze sapientemente decorate oppure accoppiamenti di cibo, non solo in base al gusto ma anche in base al colore. Niente di tutto questo.
Tra le antiche anfore e reperti preziosi dell’Antica Roma, in una cornice mozzafiato che affaccia sui Fori imperiali, si affiancano abiti e accessori di grandi stilisti, come Armani, Gucci, Coveri, Fendi… che rimandano al tema cibo.
La moda chiama e richiama il cibo. ” Sfumature tra cibo e moda esaltano l’eleganza in un vortice d’ironia con il gioco dei sensi, creando nuove sinergie tra l’oggetto stesso di moda e il cibo” afferma Bonizza Giordani Aragno, curatrice della mostra.
Basti pensare a un decennio fa (2004) quando Louis Vuitton ha lanciato la borsa da giorno per
signora con le ciliegie rosse stampate su una base nera. Questo accessorio che rientra in una collezione privata è tra gli oggetti in esposizione. Qui si possono trovare elementi di moda un po’ audaci come una borsetta che ricorda fedelmente il vassoio di pastarelle incartato con il classico nastrino, rigorosamente argentato di Benedetta Bruzziches (2015),
o addirittura una collana che richiama un fascio di spaghetti con tanto di forchetta che li arrotola che adorna il collo della dama di Gianni De Benedittis (2015);
oppure vestiti da sera decorati con rotelle di liquirizia, ma anche un abito da sposa rifinito con pop-corn.
o i meravigliosi sandali di Mario Valentino (2006) dai colori estivi impreziositi da frutti di bosco;
o un vestito fatto con ramoscelli di albero con tanto di strascico ad opera di Tiziano Guardini, collezione “Natural Coulture 2014”.
La creatività non ha limiti e il cibo risulta essere fonte di ispirazione per gli stilisti e come si legge all’ingresso su di un cartellone dedicato alla mostra: “L’eleganza s’identifica con il cibo attraverso una serie di segni messi insieme per il desiderio artigianale di felicità che rende possibile l’impossibile“.
di A.L.