A Trento l’Associazione Italiana Sommelier si presenta in ottima salute, forte di un numero di iscritti in continua crescita, confermando il rinnovato interesse di un pubblico sempre più giovane e trasversale verso il mondo dell’enologia. Forte di una valenza didattica di alto profilo, l’Associazione ha incrementato nell’ultimo triennio i propri corsi di formazione del 39%, con un aumento dei partecipanti del 46%, dove la fascia degli under 30 risulta quella in maggior crescita. Un trend che fa ben sperare nella ripresa dei consumi interni di un comparto che ha subito negli anni una contrazione significativa. Questo aumentato interesse per il vino si auspica possa incrementare non solo i livelli quantitativi, quanto quelli qualitativi, processo in essere da alcuni lustri, ma soprattutto un consumo consapevole e sostenibile. AIS rilancia nuove collaborazioni istituzionali, dopo MIPAAF, con MIBACT e Ministero degli Esteri, estendendo la sua comunicazione esterna, anche in previsione di un rinnovato rapporto con RAI.
La Guida Vitae, giunta alla terza edizione, si conferma un apprezzato strumento di orientamento nel vastissimo panorama produttivo italiano. Al suo recente lancio di Milano si sono registrati oltre 3.500 visitatori ai banchi di degustazione con i 500 vini premiati, ormai evento di vertice tra quelli dedicati al vino.
La figura del sommelier sta cambiando e assume le sembianze di un professionista a tutto campo, capace non solo di cimentarsi nel tradizionale ambito della ristorazione, ma essere un ambasciatore del territorio e delle eccellenze italiane. Doti fondamentali per i partecipanti alle finali del Concorso Miglior Sommelier d’Italia, che hanno visto la vittoria di Maurizio Filippi sommelier umbro proveniente da Montecchio.
A lui il Premio Trentodoc e il titolo, assegnato dopo una competizione appassionante con gli altri concorrenti, il cui livello di preparazione ha reso onore a questa manifestazione.
II classificato: Massimo Tortora di Livorno
III classificato : Carlo Pagano di Isernia