Gioia del Colle Primitivo

Alla scoperta del Primitivo Gioia del Colle DOC è l’evento di degustazione, per scoprire le diverse tipologie di Primitivo Gioia del Colle DOC, organizzato dal Gambero Rosso, lo scorso 17 luglio, in collaborazione con il Consorzio Vini Gioia del Colle. Trattasi di una Doc risalente al 1987 anche se le prime etichette sono degli anni 60 del secolo scorso.

Ci troviamo nella parte sud-est della Provincia di Bari, area nota per essere una culla adattissima per la coltivazione della vite che cresce ad un’altitudine compresa tra 200 e i 450 metri sul livello del mare, in un vasto altopiano calcareo.

Il Primitivo prende il suo nome dalla precocità di maturazione delle uve fine agosto/inizio settembre – anche se il germogliamento avviene in ritardo rispetto agli altri vitigni – ciò ne decretò, sin dall’Ottocento, la diffusione nel territorio della Murgia.

Gioia del Colle Primitivo deve essere ottenuto, secondo il Disciplinare di produzione, solo dalle uve Primitivo e deve avere un titolo alcolometrico naturale di almeno 13.5% vol.

I banchi d’assaggio allestiti per l’occasione dell’evento romano Alla scoperta del Primitivo Gioia del Colle DOC  nello splendido giardino di Palazzo Brancaccio hanno permesso di apprezzare le varie espressioni del Primitivo Gioia del Colle.

Una cantina, sulle altre, ha attirato la nostra attenzione l’azienda ottocentesca Tenute Chiaromonte, sita in Contrada Scappagrano, i cui vigneti affondano le radici nei terreni calcarei di Acquaviva delle Fonti (uno dei Comuni d’elezione della doc).

Una etichetta su tutte: Chiaromonte Riserva – Gioia del Colle DOC Primitivo Riserva. Le vigne, allevate ad alberello pugliese ed esposte a sud, hanno una età media di 80/100 anni e sono site a 330 metri sul livello del mare. Le uve sono raccolte a mano. La vinificazione prevede solo acciaio. Un rosso importante, rosso tendente al violaceo, impenetrabile. Note spiccate di frutti rossi maturi e spezie. Armonico e vellutato. Finale lungo. Un vino da meditazione.