Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero
dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, viene ufficialmente riconosciuto il
Consorzio Nazionale Grappa, un passo storico per la tutela e la valorizzazione del distillato simbolo del
Made in Italy. Un traguardo che segna una svolta per il comparto e che sancisce il pieno ingresso della
Grappa nel sistema dei Consorzi di tutela riconosciuti, al pari dei vini e delle specialità alimentari
protette.

Il riconoscimento arriva in un momento di particolare dinamismo per il settore.
Nei primi sette mesi del 2025, le esportazioni di Grappa, pur rappresentando una quota di nicchia del
comparto, circa 19 milioni di euro, confermano il suo ruolo identitario nel panorama produttivo
nazionale registrando, contestualmente, una variazione positiva a volumi (+2%).
Il mercato di destinazione della Grappa rimane prevalentemente europeo. La Germania si conferma il
principale Paese di riferimento, con oltre il 50% del totale export (circa 10 milioni di euro), seguita da
Svizzera, Austria e Stati Uniti.

Nello stesso periodo si registra una significativa variazione nella composizione dei mercati: in
particolare, le esportazioni verso gli Stati Uniti sono cresciute del 64%, risultato che riflette con ogni
probabilità gli effetti delle più recenti criticità legate ai dazi e alle politiche di importazione.
Complessivamente, il valore dell’export italiano di bevande spiritose è triplicato nell’ultimo decennio,
passando da poco più di 1 miliardo di euro nel 2014 a oltre 3 miliardi di euro nel 2024, con un
incremento del +187%.
Nuccio Caffo, Presidente del Consorzio Nazionale Grappa, dichiara:
“Il lungo percorso che ci ha portati al risultato non è stato semplice e per questo desidero
ringraziare AssoDistil, che ha creduto nel progetto sin dall’inizio, e tutti i produttori, a partire
dai fondatori del Consorzio fino ai soci che si sono via via uniti a noi. La loro capacità di
collaborare e di condividere un obiettivo comune ha reso possibile la costruzione di un grande
progetto di rilancio per la nostra acquavite di bandiera. Questo riconoscimento segna l’inizio di
una nuova stagione per la Grappa: un traguardo che premia il lavoro svolto finora e che deve essere uno stimolo per continuare a crescere, insieme, con ancora più determinazione. La
Grappa, espressione della tradizione e del saper fare italiano, trova nel Consorzio lo strumento
per tutelare e promuovere il proprio valore in Italia e nel mondo. Distillato unico, conferma il
suo ruolo di eccellenza del Made in Italy e di esempio di economia circolare. Il riconoscimento
ministeriale rafforza l’impegno comune dei produttori nella valorizzazione di questa acquavite
simbolo nazionale, con gratitudine al Ministro Lollobrigida per l’attenzione al settore”.
Cesare Mazzetti, Presidente del Comitato Nazionale Acquaviti e Liquori di AssoDistil
aggiunge:
“Il decreto ministeriale colma finalmente un vuoto normativo e pone il settore su un piano di
pari dignità rispetto agli altri comparti delle IG, in linea con la nuova Riforma europea delle
Indicazioni Geografiche. Questo riconoscimento rappresenta il grande risultato
dell’impegnativo lavoro da anni portato avanti da AssoDistil a supporto del Consorzio
Nazionale Grappa. I Consorzi di tutela si sono già dimostrati un veicolo straordinario per il
successo delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane, e ora anche le bevande spiritose a
Indicazione Geografica potranno contare su uno strumento di rappresentanza e promozione
efficace”.
Il sistema delle Indicazioni Geografiche vale oltre 20 miliardi di euro alla produzione e rappresenta il
16% dell’export agroalimentare nazionale, per un controvalore di oltre 11,8 miliardi di euro.
All’interno di questo scenario, il riconoscimento del Consorzio Nazionale Grappa consolida il ruolo
delle bevande spiritose italiane nel panorama delle produzioni di qualità e apre una nuova stagione di
tutela, innovazione e internazionalizzazione per l’unico distillato 100% italiano.

 

Il Consorzio Nazionale Grappa nasce il 3 marzo 2022 a Roma, a seguito della trasformazione
dell’Istituto Nazionale Grappa. Questo passaggio è il risultato di un lungo processo di evoluzione, 
pianificato con cura dal Centro Studi Assaggiatori e reso possibile grazie alla collaborazione tra diversi
istituti territoriali della Grappa.
Alla base della sua fondazione c’è la volontà comune di Istituto Grappa Piemonte, Istituto Grappa della
Valle d’Aosta, Istituto Grappa Lombarda, Istituto Tutela Grappa del Trentino e Istituto Grappa Veneta
di unire le proprie forze per una rappresentanza più ampia e strutturata. A questi si sono presto aggiunti
l’Associazione Produttori Grappa dell’Alto Adige e numerosi produttori indipendenti.
Oggi, con sede a Roma presso AssoDistil, con cui ha stretto un accordo di collaborazione, il Consorzio
Nazionale Grappa rappresenta la maggior parte dei produttori italiani ed è aperto all’adesione di nuove
realtà del settore.

 

 

Ufficio Stampa Consorzio Nazionale Grappa