C’è un luogo in Austria dove si può mangiare davvero bene. Perché ci sono ristoranti di qualità e di tradizione, ma anche aziende agricole e artigiani dei sapori che investono sulle materie prime. E’ Graz, capoluogo della Stiria, patrimonio mondiale Unesco per il suo centro storico e il castello di Eggenberg, City of Design, sempre per l’Unesco, ma soprattutto città insignita del titolo di Capitale del Gusto, Genusshauptstadt, dal Ministero dell’Agricoltura austriaco già dal 2008. Un titolo conquistato grazie alla passione della città per la buona cucina, ai suoi ottimi ristoranti, agli chef innovativi, alla gran scelta di materie prime di altissima qualità- dai vini alla frutta, dai formaggi alla carne- che offrono le campagne che abbracciano il centro cittadino. Un titolo che Graz porta con orgoglio, anche perché i sapori, qui, sono fondamentali. Anche quello del vino che in Stiria è sinonimo di cultura, tradizione, innovazione, passione.

Sono più di 300 le aziende agricole nelle campagne intorno a Graz. La concentrazione più alta di tutta l’Austria. Moltissime sono biologiche, tante, quasi tutte, sono impegnate nel mantenere prodotti che fanno parte della cultura locale, varietà di verdure nate per crescere qui. Come l’insalata Grazer Krauthäuptel, la fresca e croccante lattuga grazese. O il prosciutto Vulkanland, affumicato con legno di faggio, affinato da almeno 6 mesi di attenta stagionatura. I carnosi fagioli Käfer, grossi e saporiti, da gustare, come vuole la tradizione, in insalata, ma perfetti anche per le zuppe e ottimi  in versione dolce. E poi la mela stiriana, dolce e succosa, il rafano, potente e vitaminico, perfetto per accompagnare i bolliti, e il pane, che in città è una vera religione. E poi, una vera chicca, l’olio di semi di zucca, che nasce dalla pressatura a freddo dei semi della zucca Cucurbita pepo. Tutelato con il marchio IGP aiuta il cuore, grazie alla ricchezza di omega3, vanta una buona quantità di vitamine, che supportano il sistema immunitario, e mantiene forti e puliti i sanguigni. Ma, soprattutto, è buono. Ha un sapore intenso e profondo, con un retrogusto di nocciola. E si accompagna benissimo alle insalate, alle uova, al gelato alla vaniglia, alle zuppe.

Per fare degli acquisti  golosi ci sono piccole botteghe artigianali dei sapori, gastronomie gourmand, shop innovativi ma soprattutto i mercati dei contadini. Luoghi dove incontrare chi coltiva la terra, producendo ortaggi di qualità, chi alleva e ne ricava formaggi, salumi. Ma anche piccoli imprenditori che hanno inventato negozi “vitaminici” o banchetti dedicati ai dolci, sempre a base di materie prime coltivate localmente. Il mercato di Kaiser Josef Platz, vicino all’Opera è aperto tutti i giorni, ad eccezione della domenica, dalle 6 alle 13, ed è uno spettacolo anche semplicemente da visitare. Sempre ben frequentato, da chi va a fare la spesa come si è sempre fatto, con il cestino di vimini, è un’occasione per immergersi in un’atmosfera vivace, coinvolgente, vera. Ai banchi si possono chiedere informazioni, ricette, suggerimenti, anche legati alla coltivazione. È sempre più frequentato anche il mercato contadino lungo il fiume Mur, a Lendplatz (aperto tutti i giorni, ad esclusione della domenica, dalle 6 alle 13). Più raccolto ma sempre ricco di preziose occasioni per ritrovare sapori autentici. E poi c’è lo shop contadino Stadtbauernladen, che tradotto letteralmente significa negozio cittadino dei contadini. Si trovano pagnotte appena sfornate, carni di maiale lavorate come da tradizione, marmellate, succhi, sciroppi, frutta e verdura, ma anche vini, liquori, biscotti e piccoli oggetti artigianali, dalle candele ai decori per rendere la casa più bella.

Non ci si può dimenticare del vino, che a Graz è onnipresente. E si gusta, anzi si degusta, in molte enoteche di grande qualità. Da Wein & Co 600 metri di design in pieno centro, si fanno golosi acquisti ma,  soprattutto,  si possono assaggiare più di 2000 bottiglie diverse, abbinando il vino a pranzi sfiziosi e deliziose cene con tre, cinque o sette portate. Vinothek bei der Oper è la più antica enoteca cittadina, un luogo di delizie e rarità dove concedersi del tempo per sorprendersi e farsi consigliare dagli appassionati padroni di casa,  Eva e Karl Lamprecht. Vale la pena fare una visita, poi, anche  da Der Steirer,  l’enoteca più creativa della città, dove scoprire i migliori vignaioli  locali, presentati in modo sempre originale, ma anche il meglio della produzione gastronomica regionale E poi, nell’omonimo ristorante, a fianco dello shop, si gustano i sapori stiriani più autentici, anche in versione tapas. Imperdibile è pure Josef una vinoteca a due passi dal teatro dell’opera dove è di casa la Gemütlichkeit, parola tedesca che riassume il significato di comodità, comfort, star bene. Si bevono, e si possono acquistare, vini stiriani ma anche oli, sali, formaggi e tante specialità che arrivano delle campagne nei dintorni di Graz. Tutte le enoteche, poi, propongono presentazioni con i produttori, lezioni, degustazioni con sommelier.

Ci sono anche sfiziosi ristoranti con superbe cantine, dove i piatti di chef creativi e innovativi sono sempre accompagnati da vini di alto livello,. Si può scegliere la trattoria tradizionale Stainzerbauer un locale specializzato nella cucina stagionale, con prodotti locali, dove trovare una cantina che è un vero scrigno dei tesori. C’è il Restaurant  Florian con i suoi piatti della tradizione austriaca, reintepretati, e la sua vasta scelta di vini, soprattutto locali. O Moin dove design e creatività, in cucina e negli arredi, accompagnano una  cantina interessante, ricca di proposte stiriane. C’è poi il prestigioso Landhaus Keller, nello splendido cortile rinascimentale del palazzo del governo regionale, dove la cucina stiriana raggiunge il suo apice, accompagnata sempre dai migliori vini dei produttori locali. Infine il ristorante Erzherzog Johann: raffinato ed elegante, segnalato da tutte le migliori guide, offre una cantina fornitissima, anche di  rarità.

Sino all’autunno, poi, il sapori stiriani  si gustano anche nel meraviglioso parco del Castello di Eggenberg. Il Café Pavillon Eggenberg,  all’interno del parco, tra un  prezioso giardino in stile inglese e un roseto storico di varietà rare, propone cestini da pic nic zeppi di delizie stiriane- dai pecorini in olio di semi di girasole con peperoni, cipollotti ed erbette fresche all’insalata stiriana con valeriana, patate, olio di semi di zucca e semi di zucca, per poi concludere con gli strudel di frutta o ricotta, accompagnati da una bottiglia di rosso o di bianco stiriano. Il cestino per due persone costa 70€, quello famigliare (due adulti e due bambini) 90€. Il castello si può raggiungere, dal centro, con il tram ma anche con la bici elettrica.

Ci sono anche ingredienti inattesi. Per chi cerca un evento che celebri una delle eccellenze stiriane, ancora poco conosciuto, c’è il Festival del Tartufo, dal 24 ottobre al 6 novembre 2022. Viene proposto un mercato del tartufo stiriano al Paradeishof, ma ci sono anche serate culinarie a tema (anche con tartufi di Alba, dell’Umbria e  istriani) ed battute di ricerca, nei boschi intorno alla città. Dedicate anche alla sostenibilità, alla tutela del patrimonio naturale

Infine c’è da segnalare un appuntamento imperdibile per gli amanti del vino. Il 9  novembre c’è il debutto dello Junker 2022, il vino novello. Un vino che non può essere servito prima del mercoledì precedente San Martino. Produttori, enoteche e Buschenschänken, le mescite di vino e dei prodotti “di casa” dei contadini, proporranno non solo il primo vino stagionale, spaziando dal  Moscato allo Schilcher, dallo Zweigelt al Welschriesling, ma anche musica, conferenze, mostre. Insomma, trasformeranno il vino novello in evento. E sarà un grande evento sul serio perché i produttori di vino stiriani sono ben 3000 e gli ettari di vigneti sono più di 4300 (www.steirischerwein.at).

 

(Fonte Uff. Stampa Graz Tourismus)

Di Redazione

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