Il Consorzio di tutela chiude un’annata di piena operatività sul fronte promozionale in vista di un 2023 ricco di iniziative
Promozione, valorizzazione, racconto del territorio e delle sue eccellenze. Queste le linee guida che hanno condotto l’intera attività del Consorzio Garda DOC per l’anno 2022.
Da Vinitaly a Prowein, passando per una lunga serie di azioni in Italia e all’estero, la giovane denominazione – riconosciuta nel 1996 e distribuita sulle province di Verona, Mantova e Brescia per un totale di 31.000 ettari – chiude un anno col vento in poppa e con una programmazione già fitta per i prossimi dodici mesi.
Il Garda infatti, primo lago italiano per estensione, è da sempre meta turistica tra le più ambite sia a livello nazionale sia soprattutto a livello estero, un vero luogo dell’anima in grado di restare per sempre impresso nella memoria di chi lo vive. Un’esperienza resa speciale sicuramente dai vini che qui vengono prodotti. Da qui la sfida raccolta dal Consorzio del GARDA DOC di comunicare il lago da comprensorio turistico a genius loci enologico.
Un collegamento “emozionale”, legato a momenti di vacanza sicuramente piacevoli, ma anche supportato da un effettivo microclima che rende questa zona e i suoi vini unici nel loro genere, grazie ad un fattore distintivo e “non clonabile”: la luce, o meglio, la luminosità.
Temi portanti questi della prima edizione di Garda Wine Stories, lo scorso giugno alla Dogana Veneta di Lazise, l’evento aperto al pubblico e anche agli operatori, durante il quale un selezionato gruppo di giornalisti italiani ed esteri, ha potuto immergersi in quella che è a tutti gli effetti la “Garda wine experience” e degustare in maniera professionale i vini del Garda DOC.
Il 2022 ha visto poi consolidarsi il rapporto tra il Consorzio Garda DOC e il suo comprensorio produttivo proprio perché non esiste vino senza il suo territorio. Ecco quindi prima la partnership con GardaLo, evento culturale che si è tenuto al Vittoriale degli italiani di Gardone a luglio e poi col Festival Letteratura di Mantova di settembre.
Sulla scia di una costante attenzione a quanto accade oltre confine il Consorzio Garda DOC ha poi partecipato attivamente alla Wine Media Conference di fine settembre a Desenzano, in collaborazione con AS.CO.VI.LO (Associazione Consorzi Vini Lombardia) durante la quale oltre 60 ospiti americani, tra giornalisti, wine experts ed operatori di settore si sono dati appuntamento per approfondire temi di stretta attualità legati al mondo del vino.
Sempre con AS.CO.VI.LO il Garda DOC è stato poi protagonista per un mese della rassegna “Vini e Chef della Lombardia”, cene firmate da chef stellati che si sono tenute nell’elegante e centralissimo spazio di Identità Golose di via Romagnosi 3 a Milano, durante le quali alle creazioni culinarie di alta cucina sono state abbinate a differenti interpretazioni dei vini Garda DOC.
Milano ha visto poi i vini Garda DOC presenti a Golosaria, la kermesse ideata da paolo Massobrio e Marco Gatti, e ad “Aspettando Golosaria”, tre serate nei locali premiati dal Golosario 2023.
Successo di pubblico poi per i vini Garda DOC ad Hostaria Verona, a metà ottobre, dove si è registrata ampia partecipazione e interesse diffuso tra i presenti.
Promozione molto spinta anche all’estero, dove sono proseguite le azioni promozionali sugli Stati Uniti, con masterclass e conferenze stampa, e in Nord Europa, con particolare attenzione per la Danimarca e la Germania.
Ultimo ma non per importanza l’evento organizzato in Partnership con l’ASPP, l’Association Suisse des Sommeliers Professionnels a Lugano, dove un selezionato panel di sommelier e di beverage manager hanno preso parte ad una giornata di formazione all’Hotel Principe Leopoldo di Lugano.
«È stato un anno di lavoro fitto e intenso – evidenzia Paolo Fiorini, Presidente del Consorzio del Garda DOC – durante il quale ci siamo misurati sia con il mercato italiano sia con l’estero. Abbiamo fatto tesoro dell’esperienza acquisita e siamo consapevoli di aver tracciato una via lungo la quale crescere e progredire. Resta chiaro il messaggio da veicolare anche per i prossimi dodici mesi che abbiamo di fronte: collegare l’esperienza del bel vivere sul Lago di Garda ai vini che qui si producono».