L’Istituto Espresso Italiana richiama il settore a IEI Connect, il tradizionale momento di confronto del comparto in programma nella giornata del 28 novembre all’Hotel Gallia di Milano
A circa un mese dall’appuntamento con IEI Connect, l’evento per fare il punto sul settore in programma quest’anno per il 28 novembre a Milano, l’Istituto Espresso Italiano (IEI) intende evidenziare le sfide che caratterizzano oggi il settore del caffè e fare chiarezza sulle prospettive future, con uno sguardo concreto e costruttivo rivolto sia agli operatori del settore sia ai consumatori. “Non possiamo negare che il settore bar stia vivendo una fase complessa, con numerose criticità evidenziate anche dagli ultimi dati di FIPE secondo cui molte attività stanno chiudendo e, in troppi casi, la qualità del caffè, del servizio e della preparazione del barista non è all’altezza delle aspettative e sarebbe anacronistico ignorare questi aspetti, – afferma il presidente di IEI, Alessandro Borea – tuttavia, esistono in Italia moltissimi locali che rappresentano l’eccellenza, bar dove si può gustare un espresso di alta qualità, servito da baristi preparati e attenti, capaci di offrire un’esperienza che valorizza la tradizione italiana”.
L’Istituto Espresso Italiano, da sempre impegnato nella formazione e promozione della qualità pronto ad affrontare le sfide del settore. “In questo contesto, il nostro impegno è duplice: da una parte, aiutare e portare a esempio quei locali che fanno scuola per professionalità e qualità, dall’altra, sostenere la crescita delle caffetterie classiche – continua Borea – Queste con passione e cura contribuiscono a far conoscere e apprezzare l’espresso italiano nel mondo. Sono questi locali, spesso a conduzione familiare, il vero motore del settore, e meritano di essere valorizzati. Inoltre, meritano attenzione le caffetterie specialty, luoghi dove la cultura del caffè evolve attraverso ricerca, formazione e sperimentazione. Queste realtà contribuiscono a elevare la qualità complessiva del settore e a diffondere una nuova consapevolezza tra i consumatori”
Il prezzo della tazzina? In Italia è il più basso del mondo, serve ridare valore all’intera filiera. “Il nostro obiettivo come IEI – prosegue il presidente Alessandro Borea – è far crescere il valore percepito del caffè espresso, affinché il consumatore sia disposto a riconoscere e pagare un prezzo adeguato alla qualità, sia che si tratti di un espresso che di un cappuccino ben preparato e per questo promuoviamo la formazione, la cultura del caffè e progetti come quello dei baristi Ambassadors, per colmare il divario tra tradizione e innovazione”.
Sul fronte della qualità del caffè il tema cruciale è quello del comodato d’uso delle macchine professionali: da problema può diventare opportunità per la filiera. “Il comodato è spesso indicato come una delle cause di alcune problematiche del settore e, senza dubbio, ha contribuito in passato a un abbassamento generale della qualità. Tuttavia, oggi rappresenta una prassi consolidata, adottata dalla quasi totalità di baristi e torrefazioni – aggiunge Borea –. Pensare di eliminarlo sarebbe impraticabile; più opportuno è considerarlo come un’occasione, laddove torrefazioni e baristi, pur avvalendosi del comodato, continuano a lavorare con miscele di alta qualità”.
IEI Connect, in programma a Milano il 28 novembre, affronterà temi centrali legati all’evoluzione del bar italiano e al ruolo dell’ospitalità come leva competitiva.
L’Istituto Espresso Italiano. L’Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 37 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.iei.coffee.
Uff. Stampa Istituto Espresso Italiano

















