Ma è mai possibile che noi romani dobbiamo conoscere e godere dei nostri patrimoni artistici WP_20150518_006attraverso la degustazione dei vini?

All’evento Riesling on Tour, che si è svolto lo scorso 18 maggio a Roma, è accaduto che i numerosissimi degustatori intervenuti alla manifestazione di Riesling tedesco – provenienti da tutte e 13 le zone viticole dall’Ahr al Württemberg – siano rimasti rapiti dagli ottimi vini ma anche dalle meravigliose stanze affrescate del Palazzo Taverna a due passi da corso Vittorio Emanuele.

Innegabile che gli intervenuti, prevalentemente residenti nella capitale, la maggior parte fosse ignara delle bellezze di questo Palazzo. Così, tra un Riesling trocken (secco), uno spatlese (vendemmia tardiva) e un auslese (selezione di grappoli) si è potuto gioire delle bellezze della location e della qualità dei vini tedeschi in degustazione.

Ripreso fiato dall’impatto di così tanta bell’arte, i degustatori si sono concentrati sulle preziosità dei vini proposti, per l’occasione, dalla redazione della rivista tedesca Der Feinschmecker.

E’ cosa nota che il Riesling di suo sia già un brand, e questo ha contributo ad attirare all’evento capitolino un numero molto elevato di partecipanti.

30 le cantine presenti all’evento visibilmente entusiaste del coinvolgimento e dall’interesse degli intervenuti e della riuscita della manifestazione.

WP_20150518_017Moltissimi i riesling di alta qualità proposti: da Sankt Urbans-Hof a Wittmann, da Joh. Jos. Prüm a Dr. Loosen.

L’organizzazione e la puntualità tipicamente tedesca ha caratterizzato il “Riesling on Tour”. Due soli appunti, alcuni vini non erano alla giusta temperatura di servizio e l’altro è la sola rappresentanza del riesling tedesco spumantizzato che è stato proposto dalla cantina Reichsrat von Buhl con il suo “Riesling brut millesimato 2013”.

Auguro un grande successo a questo incontro romano” aveva scritto Madeleine Jakits,direttrice dellWP_20150518_009a rivista Der Feinschmecker, nell’editoriale del libretto dedicato all’evento, un auspicio che è divento una realtà tra le meravigliose stanze del Palazzo Taverna. Dopo tanto successo, chissà se, il prossimo anno, sarà replicato l’evento magari in un altro meraviglioso luogo capitolino, sconosciuto ai romani.

 

A.L.

Di A.L.