Donna è, in meno di una settimana, la protagonista della Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori).
Perché? E’ presto detto. In questo ultimo weekend si sono svolte le finale dell’evento tanto atteso dedicato al Sommelier dell’anno. Prove durissime a cui i candidati soci di tutto lo Stivale si sono sfidati.
Alle finali, sbaragliando i colleghi uomini, lo scettro 2015 è stato conquistato da Anna Cardin. Inoltre, sono salite sugli altri due gradini del podio Nadia Salvador e Lisa Del Lago.
Ma la Fisar è, fatto noto, che già da tempo è orientata alla valorizzazione della figura delle donne sommelier. Basti pensare che essa è l’unica delle associazioni di categoria in Italia che ha dedicato uno spazio specifico: la Fisar in Rosa. Essa è nata, quattro anni fa, dalla volontà di Luisella Rubin (Consigliera della Federazione e Responsabile del progetto).
Ma non finisce qui. Il Rosa ha tinto un’altra parete delle Federazione. Infatti, la scorsa domenica si sono svolte le votazioni per nominare, a Milano, il nuovo Consiglio Direttivo della Fisar Nazionale per il triennio 2015/2018. Anche in questo caso le signore si sono ben difese, conquistando il 27% delle poltrone; in altre parole, ben quattro donne sono state elette: Graziella Cescon, Laura Maggi, Luisella Rubin e Carla Moretto.
Un ulteriore inciso va fatto, per completare questo quadro, appunto Rosa: Graziella Cescon, ha fatto man bassa di voti, è stata, tra tutti i candidati, la più votata ossia la prima eletta della Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori.