Accogliendo le richieste del Consorzio di tutela vini Valpolicella, la Regione Veneto ha modificato per la vendemmia 2016 la percentuale della resa delle uve da mettere a riposo per la produzione del Recioto della Valpolicella e dell’Amarone. Rispetto ai 
disciplinari di produzione delle due DOCG, che individuano nel 65% il quantitativo massimo di uva da mettere a riposo, pari a 7,8 tonnellate per ettaro, i quantitativi per l’attuale vendemmia non dovranno superare le 4,80 tonnellate per ettaro, pari a 19,20 ettolitri di vino finito per ettaro.
“Si tratta di una decisione assunta in considerazione della situazione congiunturale e tenuto conto delle disponibilità dei vini attualmente in fase maturazione – spiega l’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan – Con questa operazione di contenimento del quantitativo delle uve da destinare all’appassimento nella misura massima del 40%, si intende assicurare anche per il futuro redditività ai produttori vitivinicoli attraverso una maggiore stabilità dell’offerta delle due Docg. Nel contempo, la Regione Veneto impegna il Consorzio di tutela a predisporre con tempestività l’analisi dei meccanismi produttivi, recependo così le indicazione delle organizzazioni professionali di categoria appositamente convocate a Verona”.
Il decreto regionale affida AVEPA il compito di garantire la compilazione della dichiarazione unificata e la coerenza tra il potenziale produttivo di ciascun p
roduttore, così come risulta nello schedario viticolo veneto.
Ad assicurare che le decisioni regionali saranno puntualmente applicate vigileranno l’Ufficio di Susegana dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) e la Società italiana per la qualità e la rintracciabilità degli alimenti spa (SIQURIA), oltre naturalmente al Consorzio tutela vini Valpolicella.















