Si è appena conclusa la vendemmia in Maremma, un’area geografica caratterizzata da unnamedcondizioni pedoclimatiche molto diversificate che incidono profondamente sulla ricca e variegata gamma di vini proposta.

Il 2016 si attesta come un’ottima annata come sottolinea il Direttore del Consorzio Tutela Vini della  Maremma Toscana, Luca Pollini: “Questa vendemmia sarà ricordata per la grande qualità delle uve, dall’aspetto sanitario sano e perfetto riscontrato in buona parte del territorio”.

I mesi di maggio e giugno sono stati cruciali per il lavoro in vigna che ha richiesto particolare attenzione da parte dei produttori a causa delle piogge spesso abbondanti in questo periodo. A partire dalla seconda metà del mese di giugno sino ai primi giorni di settembre si è registrato un tempo soleggiato, mitigato da venti freschi di maestrale e di grecale che ha favorito l’accumulo di sostanze zuccherine nel frutto.

Un’annata eccellente in grado di produrre vini eleganti e strutturati, caratterizzati da gradazioni alcoliche degne di nota”, conclude il Direttore del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

Gli fa eco Graziana Grassini, enologa e consulente per realtà conosciute del panorama vinicolo italiano, che condivide il pensiero del Direttore del Consorzio affermando: “Questa vendemmia è stata la migliore degli ultimi cinque anni grazie all’andamento climatico che ha caratterizzato l’annata. Le piogge avute quasi unicamente nel periodo primaverile hanno permesso alle piante di avere disponibilità d’acqua fino alla maturazione e ne hanno favorito lo sviluppo vegetativo. Il gran caldo dei mesi di luglio e agosto si è alternato a temperature più miti con significative escursioni termiche tra giorno e notte favorendo la formazione delle sostanze aromatiche e polifenoliche. Il bel tempo di settembre ha permesso di raggiungere la perfetta maturazione delle uve che hanno potuto così esprimere tutto il loro potenziale qualitativo.”

È concorde anche Fabio Ratto, enologo di uno storico gruppo italiano, che afferma entusiasta: “Questa vendemmia ha dato prodotti di altissima qualità come il Vermentino con il suo carattere espressivo marcante e il Cabernet Sauvignon, impagabile” e prosegue: “Il clima è stato nostro complice e ha coccolato le uve. L’estate è stata secca e siccitosa, ma grazie ai metodi di irrigazione utilizzati si è riusciti a portare a maturazione i frutti con risultati perfetti”.

L’andamento proficuo della raccolta è stato apprezzato da Edoardo Ventimiglia, produttore tra Sorano e Pitigliano, un’area considerata altimetricamente “collina”, ma che appare come un susseguirsi di terre alte intercalate da profonde forre scavate nel tufo da corsi d’acqua incostanti. Qui il vigneto è stato toccato da una gelata importante nel mese di aprile che ha compromesso la resa quantitativa, ma che fortunatamente non ha influito sulla qualità. “Le uve sono giunte a maturazione completa” racconta il produttore e continua: “In particolar modo le varietà autoctone, come il Ciliegiolo, quest’anno ci hanno stupito”.

Conclude Graziana Grassini: “Stiamo parlando di un’annata che darà eccellenti vini rossi, ricchi di colore, ben strutturati e nel contempo eleganti. Non da meno la qualità dei vini bianchi che saranno profumati e freschi.”

Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della DOC con l’obiettivo di promuovere la qualità dei suoi vini e garantire il rispetto delle norme di produzione previste dal disciplinare, dedicandosi, inoltre, alla tutela del marchio e all’assistenza ai soci sulle normative che regolano il settore.

Ad oggi il Consorzio conta 353 aziende associate, di cui 286 viticoltori (per la maggior parte conferenti uve a cantine cooperative), 1 imbottigliatore e 66 aziende “verticali” – che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini – per un totale di 4 milioni di bottiglie prodotte all’anno.

 

www.consorziovinimaremma.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Redazione

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