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BereBene fa bene – Gambero Rosso 2022

DiFrancesco Di Pinto

Giu 10, 2021

Gambero Rosso riparte con classe nella splendida cornice di Villa Miani, elegante dimora storica sulle pendici di Monte Mario a Roma, per un evento–degustazione dedicato alle etichette con il miglior rapporto qualità prezzo. Estremamente diligenti riguardo alle norme in essere per la tragica emergenza Covid, la giornata si è svolta per quanto possibile in un clima di estrema convivialità e competenza. Un centinaio le cantine presenti nelle fastose sale della villa, tutte con un intento speciale e quanto mai lodevole: dimostrare ai tecnici del settore, giornalisti, appassionati, che è assolutamente possibile creare un prodotto pregevole ad un costo accessibile (limite fissato di vendita al pubblico 13 euro).

Le cantine presenti erano tutte realtà consolidate nel mondo enologico ed hanno partecipato con etichette di rilevante interesse. Ne citiamo solo alcune proprio per dimostrarne la veridicità: Firriato, DonnaFugata, Bergaglio, Franz Haas e Cantine del Notaio.

Riguardo ai vini assaggiati molti i nettari che ci hanno deliziato e che ci piace sottolineare: Gewürztraminer 2019 della tenuta Ritterhof che travolge con il suo retrogusto di rose e gerani; Verdicchio di Matelica dell’Azienda Belisario in entrambe le due espressioni, Doc e Bio: qui le loro didascalie tengono a precisare che va consumato con ogni piatto di colore bianco (li prenderemo in parola); e come ultimo dei bianchi la certezza Firriato con il suo Bayamore, intrigo “intrigante” di uve Grillo, Inzolia e Viognier.

Nell’intervallo prima dei vini rossi ci ha veramente stuzzicato un Chiaretto Selva Capuzza, denominato “Vino del lago”, prodotto dal 1962 sulle rive del Lago di Garda tra il Veneto e la Lombardia. Uno splendido color rosa vivace scaturito da uve Groppello, Barbera, Sangiovese e Marzemino che si presta egregiamente a numerosi abbinamenti di gastronomia.

Vini rossi ci siamo! Una tripletta di considerevole varietà ed armonia: Nebiolo Bel Colle, Merlot Zorzettig ed “IlBio” di Lungarotti. Dalle preziose Langhe il primo: secco, vellutato, armonico, dove viola e lampone prevalgono.  Dal magico Friuli Zorzettig ci delizia con il suo Merlot di uno straordinario rosso rubino in purezza, facendo esplodere in tutto il loro splendore i suoi profumi di frutta rossa.

Per ultimo, ma non meno coinvolgente, “ILBIO” dell’azienda Lungarotti: arrivando sul palato non sapevamo più cosa predominasse – liquirizia, cannella, confetture tabacco, il tutto in un solo bicchiere. Un’esperienza da ripetere più e più volte, naturalmente in giornate differenti per non rischiare spiacevoli conseguenze. Allora sì che il vino può sicuramente diventare svago, divertimento, passione, gastronomia, storia, ma soprattutto Cultura.

Grazie infine al Gambero Rosso che ci ha proiettato di nuovo nella meravigliosa realtà dell’enologia, con l’auspicio per il mondo che la tragedia che ci ha colpito negli anni 2020 – 2021 sia solo un lontano ricordo da consegnare alle gelide cronache.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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