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Lugana in Equilibrio

DiFrancesco Di Pinto

Set 17, 2022

Quale scelta migliore per celebrare un vigneto dalle radici così antiche come il Lugana– Villa Piccolomini che fa da specchio all’altrettanto splendida Villa Pamphili è stato il perfetto palcoscenico per una serata magica come quella propostaci dal sempre attivo e puntuale Consorzio Tutela Lugana.

Orazio Manili primo proprietario della villa la trasformò all’inizio del seicento in un impianto destinato prevalentemente alla produzione di vino. La proprietà agli inizi del ‘900 entrò a far parte dei possedimenti della famiglia Piccolomini ed ora è in eredità alla Fondazione Nicolò Piccolomini per l’Accademia d’Arte Drammatica.

I nostri lettori a questo punto potrebbero desumere che la bellezza del luogo e soprattutto il suo panorama dal quale si può ammirare una magnifica Roma con una Cupola Papale in bella vista, abbiano aumentato la percezione degustativa del nostro evento. Non è così. La zona del Lago di Garda da cui proviene tale nettare ha una storia talmente antica, a partire dalle leggende di Catullo, e talmente ricca di varietà nel suo territorio che non ha avuto bisogno di tale sostegno.

L’uva Turbiana o Trebbiano di Lugana raccoglie in sé tutto il bello che detiene il suo territorio, dall porzione argillosa alla parte più sabbiosa del settore collinare. Il lago di Garda infine con le sue brezze temperate e le poche escursioni termiche tra il giorno e la notte dona a questa eccellenza il perfetto equilibrio.

Eccola la parola chiave della nostra degustazione odierna: Equilibrio. Nei colori nei profumi e nei sapori. In ogni espositore abbiamo potuto apprezzare il certosino lavoro per rendere equilibrata ogni espressione di questo vigneto. Che fosse una produzione giovane o di riserva e/o di metodo classico!

Partiamo proprio dallo spumante metodo classico dell’azienda Zenato che ci conferma il perfetto bilanciamento che offre la Turbiana. Ed il tutto è di conseguenza, la corposità e l’acidità. Una perla!

Evidenziamo di seguito i meriti della Cantina Visconti (https://viscontiwines.it/storia) che rende idea limpida di cosa significhi passione sinergia trasformazione, rendendo intatto e prezioso un prodotto che dagli anni ’50 conserva la sua spiccata identità.

Ci piace poi menzionare la Tenuta TOSI di Peschiera del Garda, un’azienda a conduzione familiare che dagli anni ’90 ha saputo crescere in maniera esponenziale fino al suo odierno apice che si chiama “I Vegri” atteso in piena maturazione e raccolto manualmente nella prima decade di ottobre.

Ci teniamo dulcis in fundo due realtà principe del territorio oseremmo dire non solo regionale ma nazionale: Santi e Tommasi

La prima menzionata per la “follatura”, ed il loro prodotto si chiama appunto “Folar” dal dialetto veronese, pratica enologica solitamente usata per i vini rossi ed applicata a questo Lugana, che consiste nell’immergere ripetutamente il cappello di vinacce all’interno del mosto, affinché questo durante lo svolgimento della fermentazione alcolica possa arricchirsi dei componenti nobili delle buccia, aumentando struttura e longevità del vino (dal sito). Da noi particolarmente apprezzato.

Il secondo a cui diamo simbolicamente la palma del più accattivante e coinvolgente della serata è il pluripremiato: Le Fornaci Lugana Riserva Doc – un oro splendente con aromi unici.

La serata già impeccabile è stata arricchita con i prodotti gastronomici del territorio.

 

www.consorziolugana.it

 

 

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