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Amarone “condannato alla produzione” per il Ripasso?

DiRedazione

Feb 2, 2015

Ci sarà anche Cantina Valpolicella Negrar tra le aziende vitivinicole presenti alla 12^ edizione di Daniele Accordini direttore Cantina Valpolicella NegrarAnteprima Amarone (31 gennaio e 1 febbraio), organizzata a Verona al Palazzo della Gran Guardia dal Consorzio di Tutela Vini Valpolicella. La due giorni sarà un momento di celebrazione di un’annata, quella del 2011, rivelatasi qualitativamente straordinaria. Cosa che non si può dire, seppur con le dovute distinzioni, per la vendemmia 2014, difficoltosa in tutta Italia. E che, proprio per questo, ha messo in luce in Valpolicella una nuova situazione produttiva, che potrebbe mettere a rischio il buon nome dell’Amarone nel mondo.

Amarone, condannato ad essere prodotto? “E’ un dato di fatto: il successo della nostra denominazione converge sempre più sul Ripasso, vino figlio della Valpolicella e dell’Amarone, in grado di conquistare nuovi mercati grazie al suo appeal internazionale, fatto di eleganza e morbidezza, di potenza innata e di un ottimo rapporto qualità prezzo”, spiega Daniele Accordini, direttore generale di Cantina Valpolicella Negrar. Che aggiunge: “L’Amarone, seppure ottenuto dallo stesso vigneto, esprime valori diversi, di un carattere superiore, fatto di eccellenze enologiche e territoriali, nonché di esperienze tecnologiche e tradizionali uniche. In questo contesto, di grande popolarità per il Ripasso e di posizioni mantenute per l’Amarone, arriva l’annata 2014, una delle più difficili per l’Italia e così pure per la Valpolicella, che ha dovuto ridurre la percentuale di uve destinate all’Amarone, riducendo, di conseguenza, la produzione di Ripasso. Ma, a questo punto è doveroso porsi qualche domanda: “E’ giusto o giustificato produrre Amarone in annate difficili pur di ottenere il Ripasso? Qual è la strada da percorrere per conservare e promuovere il successo del Ripasso senza compromettere il valore internazionale dell’Amarone, che va sicuramente difeso anche da possibili scelte che, magari, non guardano alla qualità dell’Annata e dei vini ottenibili?” “I produttori della Valpolicella, a questo punto – conclude Accordini – dovrebbero fermarsi per riflettere e trovare delle soluzioni condivise per conservare il successo dell’Amarone e consentire al Ripasso di proseguire per la propria strada. Senza che l’uno danneggi l’altro”.

Amarone 2011. Protagonista dell’Anteprima a Verona, per Cantina Valpolicella Negrar sarà l’Amarone della Valpolicella Docg Classico Domini Veneti (ma sarà possibile assaggiare anche l’Amarone della Valpolicella Doc Classico Vigneti di Jago 2008). Ad anticipare ai visitatori cosa troveranno nel bicchiere è Daniele Accordini, anche enologo della cantina Cooperativa (230 soci, 700 ettari di vigneti in prevalenza nelle colline della Valpolicella Classica, oltre 34 milioni di euro di fatturato nel 2014). “Per la vallata di Negrar, il 2011 è stata un’annata eccezionale. Piogge regolari, ben distribuite, escursioni termiche elevate. Anche il periodo di appassimento è stato perfetto, con umidità relative molto basse ed ottima ventilazione. Fin da subito, l’Amarone 2011 ha dimostrato, quindi, un carattere imponente, carnoso, un colore rosso rubino inteso e note speziate in grande evidenza. Oggi, al termine dell’affinamento, presenta note di grande freschezza a dimostrazione della longevità attesa e una complessità aromatica riscontrabile solo nelle grandi annate (1988, 1997, 2000, 2007). Al palato, si palesa con un tannino maturo ed elegante, adatto a grandi abbinamenti di selvaggina come alla discussione di fine pasto. L’Amarone 2011 lo ricorderemo a lungo come un vino di grande equilibrio, potenza e complessità”.

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