Alla Fondazione Edmund Mach è in moto da settimane la macchina organizzativa per mettere a punto la Rassegna dei vini PIWI che quest’anno raggiunge la sua quinta edizione. Mercoledì 12 e giovedì 13 novembre si terrà la valutazione dei vini, mentre la cerimonia di premiazione è in programma giovedì 22 gennaio.
Le cantine che intendono partecipare hanno tempo fino al 24 ottobre per presentare domanda di iscrizione pubblicata sul sito www.fmach.it.
Le cantine che intendono partecipare hanno tempo fino al 24 ottobre per presentare domanda di iscrizione pubblicata sul sito www.fmach.it.
L’iniziativa, patrocinata da Piwi international – Italia e CIVIT e aperta quest’anno anche alle cantine straniere, promuove e valorizza i vini prodotti con almeno il 95 per cento di uve provenienti da varietà PilzWiderstandsfähig, ovvero vitigni innovativi e sostenibili in grado di offrire tolleranza alle malattie fungine, oidio e peronospora, riducendo sensibilmente l’uso degli agrofarmaci.
La valutazione dei vini sarà curata da una commissione composta da trenta esperti selezionati tra enologi, enotecnici, giornalisti, sommelier e ricercatori afferenti al mondo agroalimentare, che saranno coadiuvati dagli studenti del corso enotecnico in tutte le operazioni della rassegna.
I vini concorreranno nelle seguenti categorie: rossi, bianchi, bianchi a macerazione prolungata “Orange”, vini spumante metodo classico, vini spumante metodo Charmat-Martinotti, vini frizzanti, vini da uve soggette ad appassimento (zucchero residuo > di 5 gr/l).
Giovedì 22 gennaio è in programma la premiazione, preceduta da un seminario scientifico dove autorevoli esperti parleranno delle modalità di previsione di sviluppo delle malattie su varietà PIWI, delle nuove conoscenze sul Black rot e di marketing dei vini ottenuti da varietà resistenti.
Saranno premiate le prime tre posizioni per ogni singola categoria in Rassegna. I vini che raggiungeranno un punteggio compreso tra 84 e 85 riceveranno la medaglia di bronzo, tra 86 e 87 la medaglia d’argento e quelli che otterranno 88 o più si aggiudicheranno la medaglia d’oro.
I vini da varietà PIWI sono ottenuti da uve prodotte da piante che sono state selezionate per avere dei caratteri di resistenza alle principali malattie fungine che attaccano le viti, e quindi richiedono un numero ridotto di interventi fitosanitari. Il Registro Nazionale delle Varietà di Vino comprende 36 varietà PIWI. Quattro di esse sono state inserite grazie alla FEM e al Consorzio Civit: si tratta di quattro nuove selezioni provenienti dall’attività di miglioramento genetico, grazie alla collaborazione del consorzio CIVIT: Termantis, Nermantis, Charvir e Valnosia. Queste varietà sono risultate ottimali per la coltivazione in Trentino accanto a Solaris, Souvignier gris, Bronner, Palma, Johanniter e Pinot Regina.
Il Trentino con i suoi 104 ettari è stata la seconda provincia ad autorizzare l’impianto di varietà resistenti nei propri vigneti. In Veneto si trova il numero più elevato di superfici coltivate a uve PIWI ed alcuni ettari si trovano in Abruzzo, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Lazio e Campania, ultime regioni ad autorizzare la coltivazione di queste varietà nelle loro superficie viticola.
La valutazione dei vini sarà curata da una commissione composta da trenta esperti selezionati tra enologi, enotecnici, giornalisti, sommelier e ricercatori afferenti al mondo agroalimentare, che saranno coadiuvati dagli studenti del corso enotecnico in tutte le operazioni della rassegna.
I vini concorreranno nelle seguenti categorie: rossi, bianchi, bianchi a macerazione prolungata “Orange”, vini spumante metodo classico, vini spumante metodo Charmat-Martinotti, vini frizzanti, vini da uve soggette ad appassimento (zucchero residuo > di 5 gr/l).
Giovedì 22 gennaio è in programma la premiazione, preceduta da un seminario scientifico dove autorevoli esperti parleranno delle modalità di previsione di sviluppo delle malattie su varietà PIWI, delle nuove conoscenze sul Black rot e di marketing dei vini ottenuti da varietà resistenti.
Saranno premiate le prime tre posizioni per ogni singola categoria in Rassegna. I vini che raggiungeranno un punteggio compreso tra 84 e 85 riceveranno la medaglia di bronzo, tra 86 e 87 la medaglia d’argento e quelli che otterranno 88 o più si aggiudicheranno la medaglia d’oro.
I vini da varietà PIWI sono ottenuti da uve prodotte da piante che sono state selezionate per avere dei caratteri di resistenza alle principali malattie fungine che attaccano le viti, e quindi richiedono un numero ridotto di interventi fitosanitari. Il Registro Nazionale delle Varietà di Vino comprende 36 varietà PIWI. Quattro di esse sono state inserite grazie alla FEM e al Consorzio Civit: si tratta di quattro nuove selezioni provenienti dall’attività di miglioramento genetico, grazie alla collaborazione del consorzio CIVIT: Termantis, Nermantis, Charvir e Valnosia. Queste varietà sono risultate ottimali per la coltivazione in Trentino accanto a Solaris, Souvignier gris, Bronner, Palma, Johanniter e Pinot Regina.
Il Trentino con i suoi 104 ettari è stata la seconda provincia ad autorizzare l’impianto di varietà resistenti nei propri vigneti. In Veneto si trova il numero più elevato di superfici coltivate a uve PIWI ed alcuni ettari si trovano in Abruzzo, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Lazio e Campania, ultime regioni ad autorizzare la coltivazione di queste varietà nelle loro superficie viticola.
UFFICIO COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE