Il Consorzio Tutela Vini Montefalco annuncia l’entrata in vigore delle modifiche al disciplinare della Spoleto DOC. Un percorso avviato nel 2021 e concluso ufficialmente da pochi mesi con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dopo aver seguito tutti gli step istituzionali: Consiglio di Amministrazione, Assemblea dei Soci, Regione Umbria e approvazione finale da parte della Comunità Europea.

Tra le principali novità, già operative, viene eliminata la tipologia Bianco e la menzione Trebbiano Spoletino Superiore” e viene introdotta la “Trebbiano Spoletino Riserva”, ottenuta con un minimo dell’85% di Trebbiano Spoletino e un massimo del 15% di altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione in Umbria; la produzione è fissata a un massimo di 11 tonnellate per ettaro. Viene inoltre eliminata la precedente limitazione relativa all’altimetria dei vigneti, che consentiva la produzione solo fino a 400 metri sul livello del mare. Infine, per le tipologie Trebbiano Spoletino e Trebbiano Spoletino Riserva, viene introdotta la possibilità di effettuare la macerazione sulle bucce, al fine di valorizzare il suo potenziale affinamento e ottenere profumi e sapori più intensi. Di conseguenza, il colore è stato aggiornato da giallo paglierino a giallo dorato carico, in coerenza con le tonalità più profonde che la macerazione delle uve può conferire al vino.

Tra gli aggiornamenti al disciplinare spicca la possibilità di riportare in etichetta la menzione territoriale “Umbria”. Questa scelta rafforza il legame identitario con la regione di appartenenza e ribadisce la volontà dei produttori di presentarsi sui mercati nazionali e internazionali come messaggeri di un territorio unico per storia, vocazione e qualità dei suoi vini.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea dei Soci del Consorzio Tutela Vini Montefalco continuano la valorizzazione delle denominazioni tutelate dando avvio all’iter per una nuova modifica del disciplinare della Spoleto DOC: l’allargamento dell’areale di produzione. È stata infatti già approvata l’estensione della denominazione Spoleto DOC, comprendendo anche i territori già idonei alla produzione di Montefalco DOC e Montefalco Sagrantino DOCG. Con questo significativo passo, il Consorzio intende consentire la produzione di Spoleto DOC anche a parte dei comuni, finora esclusi, di Bevagna, Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria, rafforzando il legame tra denominazioni e offrendo nuove prospettive ai produttori.

Con l’ampliamento dell’areale si va verso la concretizzazione di un’importante opportunità per le aziende vitivinicole che già operano all’interno dell’areale Montefalco Sagrantino DOCG e Montefalco DOC, le quali potranno così valorizzare le molteplici espressioni del Trebbiano Spoletino, un vitigno oggi in forte crescita sia dal punto di vista qualitativo sia per l’apprezzamento sui mercati.

«Siamo molto soddisfatti della coesione dimostrata da tutti i soci del Consorzio – dichiara Paolo Bartoloni, presidente del Consorzio Tutela Vini di Montefalco – che ci ha permesso di arrivare in tempi rapidi a modifiche così importanti e di continuare a lavorare con decisione sui prossimi passi. In questo periodo dell’anno, segnato da momenti di incontro e convivialità, i vini tutelati dal Consorzio Tutela Vini Montefalco trovano naturalmente spazio sulle tavole, in dialogo con i piatti e le tradizioni che raccontano il legame profondo tra queste colline e la loro viticoltura. Per questo periodo si stima che saranno consumate complessivamente quasi un milione di bottiglie provenienti dalle cantine del territorio tutelato dal Consorzio».

 

 

 

Uff. Stampa Consorzio Tutela Vini Montefalco