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Il vino è anche solidarietà

DiRedazione

Apr 1, 2014

Il vino è amicizia, cultura, piacere. E soprattutto sa essere anche solidarietà vera, superando gli IMGP2257ostacoli della disabilità. Lo ribadirà Vinitaly, ormai alle porte, dove nello stand istituzionale della Regione del Veneto (Padiglione 4, spazi D4 E4) raddoppia la presenza di associazioni che hanno fatto della produzione enologica, e non solo, uno strumento di sostegno e di integrazione per i meno fortunati.

Una di queste è una presenza storica davvero – ricorda l’assessore regionale alla promozione – e riguarda i ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down della Marca Trevigiana che dal 2006, su iniziativa dell’allora assessore e oggi presidente del Veneto, espongono con orgoglio i frutti del loro lavoro e del loro impegno, che comprende Raboso, ma anche olio e grappa.

Grazie alla collaborazione della Cantina Cecchetto di Tezze di Piave (TV), sono coinvolti a pieno titolo in tutte le fasi della creazione del loro Raboso, dalla vendemmia alla pigiatura, all’etichettatura, realizzata con etichette disegnate a mano. Con le vinacce della pigiatura, e l’aiuto della Distilleria Capovilla di Rosà (VI), ottengono un’ottima grappa tradizionale. Negli ultimi anni è nata anche una collaborazione con la cooperativa Tapa Olearia di Cavaso del Tomba (TV), per produrre anche l’olio extra vergine con le olive del vittoriese. Una delle loro bottiglie di vino venne donata tre anni fa al presidente Giorgio Napolitano, in visita alla manifestazione veronese. “I ragazzi dell’AIPD trevigiana mettono a disposizione le loro produzioni per quanti, durante Vinitaly. vogliono versare un contributo all’associazione. La quale – dice ancora l’assessore – tra le nuove iniziative in corso ha uno speciale progetto di musicoterapia, che contribuisce alla capacità dei ragazzi di esprimersi ed interagire col mondo esterno”.

Quest’anno farà invece il suo esordio nello spazio della Regione del Veneto a Vinitaly anche la Fattoria SocialeLa Costa che, nel comprensorio della DOC Breganze, coltiva le sue vigne con metodo di coltivazione biologico integrato da tecniche di biodinamica, nella cui attività sono impegnati anche ragazzi diversamente abili e con disagio sociale. Parte del ricavato dalla vendita dei loro vini, decisamente da assaggiare (Merlot, Cabernet, Vespaiolo ecc), viene utilizzato per l’assistenza ai ragazzi che frequentano il Centro Diurno “Casa Enrico”, gestito dall’associazione “Filo di Seta – Onlus”.

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